Descrizione
L'azione del progetto è rivolta principalmente ai ragazzi e ai giovani con l'obiettivo di fare informazione rispetto al diritto di chiedere aiuto e promuovere un messaggio di fiducia nei servizi e nelle istituzioni (fare cultura).
Ci sono alcuni giovani che in passato sono entrati in contatto con i Servizi e adesso portano la loro testimonianza attraverso un percorso-laboratorio rivolto a studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado e del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, che si struttura attorno al tema del diritto di chiedere aiuto.
L'idea è quella di stimolare ragazzi e ragazze a riconoscere e ad accettare situazioni di fatica incontrate nel loro quotidiano vivere (aiutarli a guardare le proprie paure o quelle dei propri compagni), a sviluppare il sentimento di solidarietà verso gli altri e a far conoscere i servizi sociali ed educativi per uscire da stigmi ed etichette. Il cuore del laboratorio è l'incontro tra studenti/insegnanti e giovani-testimoni di esperienze reali difficili vissute nel percorso di vita che raccontano le strade percorse per fronteggiarle.
Durante il laboratorio (due ore) sono presenti, oltre ai giovani testimoni che hanno chiesto e/o ricevuto aiuto dai servizi sociali, anche un educatore e un assistente sociale.
Questo progetto è coordinato dal servizio Welfare e coesione sociale e rientra nel “Sistema integrato di servizi, interventi ed opportunità per bambini, giovani e famiglie del territorio Val d’Adige".
Per la richiesta di laboratorio da parte degli Istituti Superiori, il dettaglio del progetto è contenuto nell’opuscolo “Offerta formativa città-scuola a.s. 2025/2026”