Tavolo per la solidarietà responsabile

Nasce nel 2007 per riflettere sul fenomeno dell'elemosina ed è una realtà ormai consolidata sul territorio della città.
Il gruppo di lavoro è promosso dall'Assessorato alle politiche sociali e riunisce i più importanti soggetti che si occupano di emarginazione
Data:

13/12/2011

Tempo di lettura:

1 min

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Immagine di copertina Tavolo per la solidarietà responsabile
© Gerd Altmann da Pixabay - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Nel 2010 il Tavolo ha creato il Fondo di solidarietà città di Trento con l'obiettivo di raccogliere la generosità di cittadini e istituzioni e di incanalarla in un aiuto concreto rivolto alle persone in difficoltà, nel rispetto della dignità e valorizzando la vicinanza e l'ascolto offerto da volontari e operatori.

Anche tu puoi contribuire!

Conto corrente bancario

  • IBAN:  IT87Y0830401811000045356565
  • intestato a: Cooperativa sociale Villa S.Ignazio
  • causale: Progetto fondo di solidarietà Città di Trento

In questi 10 anni di attività il fondo ha attivato 775 interventi; ha raccolto circa 230.000 euro e ha erogato aiuti per quasi 130.000 euro (dati al 31/12/2019). A seguito della conferenza stampa del 9 dicembre 2024 sono stati raccolti 3.725,00 euro e grazie a questo generoso contributo ad oggi il fondo del Tavolo ammonta ad euro  25.102,20.

Nei documenti allegati puoi trovare approfondimenti per conoscere i dettagli degli interventi attivati e dei dati finanziari, avere informazioni sui componenti del Tavolo per la solidarietà e sui servizi e gli aiuti attivi nella città di Trento.

Per conoscere le nostre attività e la storia del Tavolo per la solidarietà, trovi inoltre una scheda riassuntiva e informazioni sulle campagne degli anni scorsi.

Nel 2024, il fondo è stato utilizzato per le seguenti attività:

  • La solidarietà va al mercato (buoni acquisto frutta e verdura ai mercati contadini per famiglie insituazione di bisogno) € 4.244,13
  • sostegno mensa estiva senza dimora € 5.168,22
  • acquisti alimentari o costi pasti bambini nuclei in difficoltà € 764,77
  • spese mediche o sanitarie € 1.092,00
  • rilascio o rinnovo documenti (compresi rimpatri) € 610,93
  • interventi nell’ambito dell’accompagnamento all’autonomia (bollette, trasporti,...) € 1.035,24
  • anticipo pagamento assicurazione sanitaria € 18.399,34.

La parte più consistente degli interventi è stata dedicata all’accoglienza presso l’Ostello o altre strutture ricettive di nuclei familiari con minori, quasi sempre monoparentali, in transito sul territorio o comunque in attesa della definizione dello status giuridico.

Per completezza, il fondo, secondo il disciplinare interno, può essere utilizzato per rispondere a quei bisogni la cui soddisfazione non è assicurata dai servizi e dagli strumenti esistenti sul territorio; in particolare si sono individuate le seguenti tipologie:

  • spese per il rinnovo dei documenti (passaporto, permesso di soggiorno, carta d’identità) comprensive di eventuali foto-tessera e marche da bollo
  • spese dentarie allorché la persona non rientri nei parametri stabiliti dalla normativa provinciale per le cure ortodontiche
  • spese mediche qualora la persona non sia in possesso di esenzione dal pagamento del ticket sanitario o in caso di necessità immediata
  • spese per l’acquisto di occhiali
  • spese per l’acquisto di farmaci
  • spese per il rimpatrio (biglietti)
  • spese legate ad esigenze di mobilità (biglietti dell'autobus)
  • acquisto di vestiti scarpe e intimo
  • acquisto di prodotti per l’igiene e la pulizia personali
  • spese propedeutiche all'autonomia abitativa (caparra, elettrodomestici essenziali, materasso...)
  • pagamento spese per sistemazioni alloggiative urgenti e straordinarie, per situazioni di particolare vulnerabilità (es. ostello per nuclei con minori...)
  • utilizzo del fondo come garanzia per attivare la residenza per persone comunitarie in particolare situazione di bisogno e vulnerabilità.

Eventuali altri bisogni con carattere di urgenza e necessità vanno concordati caso per caso attraverso un confronto tra gli enti segnalanti. Gli interventi sono rivolti a persone in condizione di emarginazione sociale e precarietà abitativa (senza residenza o con residenza fittizia) stabilmente dimoranti sul territorio cittadino da almeno 6 mesi, fatta eccezione per situazioni urgenti e indifferibili.

A cura di

Welfare e coesione sociale

Cura le funzioni socio-assistenziali e gli interventi in materia di assistenza e beneficenza pubblica.

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 24/02/2025 09:11

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