A chi è rivolto
Cittadini, stranieri, bambini.
Il servizio si rivolge ai soli residenti del territorio Val d'Adige.
Affidamento di bambini, bambine e adolescenti presso famiglie o singoli opportunamente individuati e preparati
Cittadini, stranieri, bambini.
Il servizio si rivolge ai soli residenti del territorio Val d'Adige.
L'affidamento familiare è una forma di intervento di medio periodo che permette di aiutare una famiglia ad attraversare un periodo difficile nella cura e nell'educazione dei suoi figli.
L'obiettivo è quello garantire ai bambini, alle bambini e agli adolescenti un contesto abitativo sereno e sostenere la famiglia d'origine in modo che ricostruisca con loro un rapporto sicuro. La continuità del rapporto affettivo e il contemporaneo impegno dei genitori biologici al cambiamento rendono possibile il rientro dei figli nel nucleo, una volta cessata la condizione di difficoltà.
La procedura di affidamento prevede la stesura di un progetto socio-educativo personalizzato, con l'obiettivo di rigenerare i rapporti sociali del minore e ricostruire le sue relazioni fondamentali.
L'affidamento può essere consensuale, ovvero attivato col consenso della famiglia di origine, oppure disposto dall'Autorità giudiziaria in caso di mancanza dell'assenso dei genitori.
Le persone disponibili all'affido in Provincia di Trento svolgono un percorso di valutazione con l’Équipe multidisciplinare per l'affidamento familiare. Questa équipe è uno dei soggetti preposti alla realizzazione del progetto ed ha la funzione di sostenere e accompagnare le famiglie affidatarie durante il percorso di affido.
Per le famiglie affidatarie è previsto un contributo economico mensile per rispondere ai bisogni materiali ed economici dei bambini, delle bambine e degli adolescenti accolti. Questi ultimi inoltre usufruiscono dell'esenzione dal ticket sanitario.
Chi può richiedere il servizio:
Le informazioni relative alla documentazione necessaria verranno fornite dal personale amministrativo.
A termine della procedura amministrativa viene inviato, alla persona che ha presentato la domanda, il provvedimento di ammissione e attivazione del servizio. L'assistente sociale prepara l'intervento interagendo con tutti i soggetti interessati e organizza l'avvio dell'affido. Possono esserci dei tempi di attesa variabili in base alla presenza/disponibilità di famiglie affidatarie e al rispetto dei criteri di abbinamento.
Il servizio prevede una quota di compartecipazione alla spesa, come previsto dalla Determinazioni provinciali, calcolato sulla base delle entrate e delle spese familiari. La misura del concorso alla spesa non può essere superiore al contributo erogato per il servizio.
Il pagamento può essere fatto tramite pagoPA oppure mediante addebito automatico sul conto mediante Sepa. Il Comune invia alle famiglie una comunicazione nella quale sono descritte in dettaglio le modalità di pagamento.