A chi è rivolto
Il servizio è rivolto a chiunque ritenga sussistano dubbi sul posizionamento del confine tra la proprietà privata e la proprietà comunale.
Come chiedere all'Amministrazione comunale l'attivazione della procedura per la definizione di confini tra proprietà privata e comunale
Il servizio è rivolto a chiunque ritenga sussistano dubbi sul posizionamento del confine tra la proprietà privata e la proprietà comunale.
Quando un privato ritiene sussistano dubbi sul posizionamento del confine tra la proprietà privata e la proprietà comunale, può presentare all'ufficio responsabile una richiesta di verifica confine.
La richiesta deve indicare con chiarezza gli identificativi catastali delle particelle interessate dalla verifica, essere motivata e supportata da adeguata documentazione di tipo tecnico che fornisca all'Amministrazione gli elementi necessari a ricostruire la situazione e a dare avvio al procedimento; in particolare, si richiede che il privato formuli una proposta di posizionamento del confine e produca il relativo rilievo topografico.
A seguito dell'istanza del privato, viene effettuato un sopralluogo nella zona interessata dalla verifica, cui fa seguito una ricerca documentale presso gli Uffici del Catasto, del Libro Fondiario e del Comune di Trento (ed eventuali approfondimenti presso gli archivi storici).
Sulla base dell'elaborazione dei dati che emergono dal confronto tra i risultati del rilievo strumentale e delle informazioni reperite, di norma con la collaborazione e in contraddittorio con i tecnici incaricati dal privato, si procede al picchettamento del confine e viene infine redatto il relativo elaborato planimetrico qualora necessario.
Il procedimento si sviluppa con la redazione di una relazione, redatta dal tecnico comunale incaricato della verifica e validata da Capo Ufficio e Dirigente, che viene trasmessa al privato per conoscenza.
L'esito della verifica dei confini può rendere necessario procedere alla correzione della mappa catastale, ossia a variazioni di configurazione di particelle determinati da errori di mera rappresentazione cartografica delle particelle stesse avvenuti in sede di formazione o aggiornamento della mappa, non derivanti da modificazioni intervenute nella situazione reale. In questi casi, se le risultanze della ricerca sono condivise, il Catasto può procedere alla rettifica della mappa catastale assumendo un foglio di notifica.
Se si verifica tale fattispecie, quindi, la relazione tecnica costituisce la base di una determinazione dirigenziale con la quale si approva la mappa catastale necessaria a rappresentare in maniera corretta il confine e che autorizza la sottoscrizione del foglio di notifica predisposto dall'Ufficio del Catasto.
Per richiedere la verifica dei confini è necessario:
La richiesta deve indicare con chiarezza gli identificativi catastali delle particelle interessate dalla verifica, essere motivata e supportata da adeguata documentazione di tipo tecnico che fornisca all'Amministrazione gli elementi necessari a ricostruire la situazione e a dare avvio al procedimento; in particolare, si richiede che il privato formuli una proposta di posizionamento del confine e produca il relativo rilievo topografico.
È necessario compilare la modulistica appositamente predisposta.