L'assegno unico provinciale è un aiuto economico per garantire equità nei benefici pubblici e semplificare le procedure. Si tratta di un servizio avviato dall'ufficio responsabile su indicazione del patronato o dell'Agenzia Provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa.
In molti casi, dopo la domanda agli sportelli o agli istituti di patronato, il beneficio viene erogato automaticamente. Se invece mancano dei requisiti, l'assistente sociale deve valutare la situazione e creare un progetto sociale personalizzato, che la persona deve sottoscrivere.
Questo progetto mira a rispondere ai bisogni complessi, come salute, lavoro e abitazione, e ad evitare che il beneficiario rinunci alla ricerca di un'autonomia.
In base alla valutazione sociale, il progetto sottoscritto può modificare:
- l'importo dell'assegno se il nucleo è in una struttura residenziale, fino al 60% della quota A)
- la quantificazione dell'assegno, applicando un coefficiente diverso e senza decurtazione se alcuni membri non hanno i requisiti previdenziali
- l'Icef (indicatore condizione economica familiare) per una domanda non congrua se l'Icef rappresenta meglio la situazione economica
- la creazione di una rete di solidarietà, includendo parenti non del nucleo familiare.
Se il nucleo non segue il progetto sociale, l'assegno può essere sospeso.