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Perché "Smart City"
Una delle domande che più spesso viene fatta è perché si debba usare un termine non italiano come “smart” associato a “città”, quando si potrebbe tranquillamente parlare di città “intelligente” o “furba”. C’è invece chi parlerebbe di città “digitale”, fantascientifica, da vivere e fruire solo con la tecnologia.
Appare chiaro come il termine “smart” sia ormai abusato e citato il più delle volte a sproposito, ancor più se coniugato con la parola “città”. Il concetto è confuso e non ben delineato perché non esiste ancora una definizione olistica accettata universalmente dal mondo accademico, politico e industriale. Se è vero che in inglese l’aggettivo smart si traduce letteralmente in “intelligente”, il concetto si allarga nell’immaginario collettivo diventando “furbo”. E a seconda del significato che si attribuisce a questa parola italiana, discende di volta in volta una definizione diversa di smart city come città intelligente, della conoscenza, sostenibile, digitale, ubiqua, del benessere e altre ancora.
Risulta quindi evidente come il termine “smart city” sia difficilmente traducibile con una sola parola, ma venga usato per sottintendere una serie di concetti: l’uso della tecnologia ma con obiettivi legati al benessere di città e persone, tanti ambiti di intervento ma un’unica strategia, la sostenibilità ambientale e la necessità di coinvolgere i cittadini.
Cos’è quindi una “Smart City”
Col termine “Smart city” si intende quindi una città che usa la tecnologia (intesa come informatica e rete di telecomunicazioni) non come un fine, ma come un mezzo per riuscire a innovare e migliorare i servizi che offre a cittadini ed imprese e la qualità della vita in generale.
Quindi l’obiettivo non è diventare una città digitale, ma aumentare il benessere della città e migliorare la qualità della vita delle persone.
E per perseguirlo non bastano singole misure estemporanee in alcuni ambiti, ma è necessaria una strategia e una visione d’insieme, così da evitare di disperdere risorse e riuscire invece a centrare l’obiettivo generale. Essenziale è poi non agire da soli, ma prevedere un percorso partecipativo che coinvolga cittadini, imprese, istituzioni e tutti i soggetti presenti sul territorio in grado di portare un proprio contributo.
“Trento Smart City” è il progetto che mira a realizzare concretamente tutto ciò, senza però stravolgere la storia e la dimensione di Trento, adattando semplicemente la città per venire incontro ai bisogni delle persone che la abitano e la vivono, in continuità con le sue origini, il suo passato e le sue peculiarità.
Il progetto “Trento Smart City”
L’obiettivo è utilizzare la tecnologia in tutte le sue forme (dai sensori e l’Internet of Things alle reti - dall’informatica ai big data e all’intelligenza artificiale) ma renderla il più possibile “trasparente”, sfruttandola per migliorare i servizi che già si erogano o per fornire nuovi e semplici servizi essenziali a valore aggiunto.
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20/01/2021
In alcune sedi comunali sono stati installati degli smart point, cioè delle postazioni dotate di pc da cui è possibile accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e al Catalogo dei servizi del Comune di Trento. Lo smart point è pensato per chi non dispone di una connessione internet a casa che può quindi recarsi nelle sedi comunali in cui è installato ed utilizzare il pc per accedere ai servizi online delle Pubbliche amministrazioni ma anche al Catalogo dei servizi del Comune di Trento.
Le postazioni sono pensate per venire incontro anche alle persone in carrozzina. Attualmente sono stati posizionati gli smart point in questi luoghi. - Servizio Edilizia privata - Top Center piano terra, Via del Brennero 312 - Servizio Infanzia, istruzione e sport - Via Alfieri 3 (2° piano) - URP (Ufficio relazioni con il pubblico) - Via Belenzani 3 - Servizio Politiche abitative - Via Bronzetti