Descrizione
Superficie: 23.000 mq
E' presente un'area giochi attrezzata per bambini con:
- altalene
- molla
- scivoli
- giostre
Ingresso giardino da piazza Dante, via Pozzo, via Alfieri, via Torre Vanga
Storia
I giardini di Piazza Dante insistono su un’area in parte occupata dall’alveo del fiume Adige, rettificato nel 1854-58 in occasione della realizzazione della nuova rete ferroviaria: il primo giardino pubblico di Trento divenne collegamento con il centro della città.
Il progetto realizzato, a firma dell’ing. Annibale Apollonio (1879), a partire dai disegni dell’ing. Saverio Tamanini, configura un giardino paesaggistico piuttosto articolato per ambiti e per tipologie (boschetto, aiuole decorate, radura verde centrale, ecc.) e con un forte richiamo al tema dell’acqua, che ne fece un’ideale zona da passeggio.
Da allora esso si è arricchito di una elegante collezione di monumenti, primo fra tutti quello di fine ’800 dedicato a Dante che ha dato il nome alla piazza.
A partire dall’anno 2007 il parco è stato interessato da interventi di riqualificazione e di animazione sociale: quest’ultima prosegue con numerosi eventi culturali, di spettacolo e commerciali (come il mercato dei coltivatori diretti del sabato mattina) durante tutto l’anno.
Il restauro ha rinnovato arredi, giochi d’acqua e luci, che conducono alla palazzina Liberty (sorta ai primi del Novecento come bagno pubblico e ristorante) recentemente adibita a Biblioteca dei ragazzi e bambini con annessa caffetteria.
Nel rispetto del disegno ottocentesco, il recupero ha interessato anche i monumenti naturali: alberi ad alto fusto risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, parte di un patrimonio che numera complessivamente centinaia di piante e di specie diverse. Difficile quindi presentarle tutte, ma certamente merita una visita la fioritura primaverile delle Magnolie grandiflora, o il foliage autunnale dei gingko e degli aceri pseudoplatani che si specchiano nell’acqua del laghetto, i monumentali platani e noci di primo impianto di fronte al complesso religioso di San Lorenzo, i tassi e l’olmo secolari sul lato nord, vicino alla nuova area giochi a disposizione dei visitatori che attendano un treno o una corriera, alzando lo sguardo sulla corona alpina che circonda la città.