Descrizione
L'Amministrazione comunale intende riqualificare il giardino pubblico della Predara nel quartiere di San Martino lavorando sugli aspetti critici senza stravolgere l'impostazione originaria. L'area verde, l'arredo urbano e i percorsi non sono stati oggetto di interventi straordinari dagli anni Novanta ad oggi, ma solo opere di manutenzione ordinaria. È ora necessario quindi un rinnovo delle proposte e degli elementi ormai consumati o rovinati. Al fine di migliorare la visibilità del giardino e tra i vari livelli al suo interno si è deciso di lavorare sui bordi e sugli spazi inattivi. La definizione delle proposte progettuali e il percorso partecipato sono stati condotti con il supporto dell'architetta Lara Zoccatelli. La fase di predisposizione della proposta preliminare del Documento di fattibilità tecnico-amministrativa, approvato lunedì 24 novembre dalla Giunta, è stata preceduta infatti da un percorso partecipativo rivolto ai firmatari del Patto di collaborazione “Un giardino per San Martino” promosso dal servizio Beni Comuni dal 2023 al 2024 per mantenere attiva l'area del giardino al fine di risolvere i problemi di degrado e insicurezza che erano stati evidenziati in una delibera circoscrizionale del 2022, contenente alcune proposte che sono state approfondite nella fase preliminare.
Ecco i vari interventi di miglioramento suddivisi per ambiti.
Fronte strada: si eliminerà ciò che resta del porticato ormai privo di significato per “aprire” la piazza creando un secondo punto d'accesso per i mezzi di manutenzione. A tutela dello spazio pedonale viene posta un grande vasca di verde con alberatura e sedute ai bordi. Si ipotizza inoltre di realizzare una ringhiera più trasparente.
Edificio sud: verranno ristrutturati i servizi igienici al piano rialzato e lo spazio al primo piano, ora inattivo, con apertura dell'affaccio verso il prato a sud con l'aggiunta di un plateatico con pergolato. È auspicabile la sopraelevazione della copertura (di circa 75 centimetri) per garantire l'abitabilità di tutta la superficie che è di 36 metri quadri (la fattibilità con necessità di deroga in quanto edificio non residenziale andrà analizzata nelle successive fasi di progettazione con gli uffici competenti). Lo spazio sarà a disposizione per le attività a gestione separata (laboratorio didattico per il nido e le scuole, spazio genitori-bambini, anziani…).
Falesia: nella fascia bassa si procederà alla potatura di parte della vegetazione (rampicanti e arbusti) al fine di portare in evidenza le pareti in pietra lavorate e rendere più sicure le zone periferiche. Verrà posizionata anche una nuova illuminazione radente.
Pendii e arredo urbano: la misura ridotta del giardino rende limitante la realizzazione di aree attrezzate con destinazione specifica perché si rischierebbe di raggiungere una sola fascia d'utenza. Si è quindi optato per la realizzazione di elementi fissi informali realizzati su misura in legno e acciaio (come una pedana gioco, delle sedute, sdraio, un palco…) per varie tipologie di utenti. Sul pendio più alto nell'angolo nord-est si potrà valutare la realizzazione di una zona con giochi da pendio (scivoli, percorsi d'acqua, ecc...) previo rilievo dell'esatta pendenza in relazione alla possibilità di costruire un arrivo con ammortamento della caduta.
Alcuni elementi di arredo urbano così realizzati potranno essere ripetuti anche nelle vie di accesso al giardino, per anticiparne e richiamarne la presenza.
Il costo dell’intervento è stimato attorno ai 350 mila euro.