Il sottopasso di via Canestrini diventa un'opera d'arte e chiude da lunedì primo dicembre

Fino al 23 dicembre attraversamento dal sottopasso di via Verdi o dal cavalcaferrovia di San Lorenzo. Lo spazio pubblico sarà riqualificato dall’artista Esther Stocker
Data:

28/11/2025

Immagine decorativa
© Esther Stocker, Untitled, 2022. Foto di Markus Gradwohl - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Da lunedì primo dicembre a martedì 23 dicembre 2025 il sottopasso pedonale di via Canestrini, che connette il centro città al nuovo hub intermodale della viabilità pubblica, sarà chiuso al transito. In questo periodo, l’attraversamento pedonale della linea ferroviaria nella zona è possibile dal vicino sottopasso di via Verdi o dal cavalcaferrovia di San Lorenzo.

La chiusura permetterà all’artista Esther Stocker di realizzare nel sottopassaggio un intervento site-specific che riqualifica lo spazio pubblico. Il sottopasso pedonale diventerà un’opera d’arte pubblica, che contribuirà a rendere lo snodo per la mobilità cittadina un luogo vivo, accogliente e capace di generare nuove connessioni tra spazio, cittadinanza, fruizione e creatività.

Il linguaggio espressivo di Stocker si caratterizza per la scelta di uno stile geometrico e per l’uso di una palette limitata al nero, bianco e grigio. Tra optical art e minimalismo storico, l’artista crea opere ambientali che, a dispetto del rigore formale e cromatico, consentono un profondo livello di interazione fra pubblico e arte, generando veri e propri spazi di immersione emotiva, a conferma del ruolo dell’arte come strumento di trasformazione e partecipazione collettiva.

Il progetto affidatole dal Comune in collaborazione con il Mart, si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana che coinvolge l’intera area “ex Sit”.

Alla Galleria Civica di Trento, fino a domenica 11 gennaio 2026, è possibile visitare la mostra dell’artista Caos Calmo, un percorso espositivo che si snoda tra oltre 50 opere, per la maggior parte inedite, che ripercorrono l’ultimo quinquennio della produzione dell’artista: tele, sculture, installazioni ambientali. Tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, il titolo della mostra è un riferimento evocativo alla natura del lavoro di Stocker, le cui opere declinano le infinite possibilità combinatorie di elementi semplici, che tuttavia subiscono improvvise distorsioni, “deviazioni” dall’ordine apparentemente perfetto, alterazioni che introducono instabilità visive e percettive.

A cura di

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Ulteriori informazioni

Data di scadenza

24/12/2025

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 01/12/2025 09:07

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