Corpo
L'uso del proprio riscaldamento a legna come un “inceneritore domestico” per bruciare residui di ogni genere è una vecchia consuetudine nelle valli alpine...Può sembrare una soluzione facile, comoda e veloce. Oggi è una vera e propria combustione illegale perché chi elimina i rifiuti in questo modo nuoce all'ambiente, agli altri e a se stesso. La combustione di rifiuti nelle stufe a legna provoca l'emissione di sostanze nocive nell'aria, che agiscono soprattutto nelle immediate vicinanze. Senza contare che i residui della combustione danneggiano anche la stufa stessa.
Per far funzionare bene la nostra stufa è necessario:
- Avere una stufa adatta alla combustione del legno;
- Utilizzare legna secca e non trattata;
- Bruciare pezzi di legno di grandezza adeguata;
- Assicurare che il tiraggio sia sufficiente;
- Bruciare esclusivamente legna allo stato naturale (cioè non trattata, non verniciata e ben asciutta) e stagionata da almeno due anni;
- bruciare pellets e trucioli solo negli appositi impianti.
Non possono essere bruciati né all’aperto né in stufe domestiche o caminetti i rifiuti di qualunque tipo, compresi:
- carta, cartoni (che sono riciclabili). È opportuno utilizzare la carta solo nella misura necessaria per l’accensione. Per lo smaltimento di carta e cartoni si raccomanda perciò la raccolta differenziata;
- imballaggi, cartoni del latte e simili (es Tetra Pak);
- scarti di legno da falegnamerie, carpenterie e fabbriche di mobili verniciati, incollati, etc.;
- legno usato ricavato da demolizioni, risanamenti e rinnovamenti di edifici (mobili, finestre, porte, pavimenti) come pure legno di imballaggi (casse, bancali...);
- imballaggi in plastica (bottiglie e contenitori).
Per ulteriori informazioni: https://www.appa.provincia.tn.it/Argomenti/Ambiente/Aria/Qualita-dell-aria
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