Descrizione
Rispetto al 2006, la città di Trento ha ridotto le emissioni di Co2 del 32 per cento. Mancano dunque ancora 8 punti percentuali per centrare quel traguardo del 40 per cento da raggiungere entro il 2030, come stabilito dal “Patto dei sindaci per il Clima e l’Energia” promosso dalla Commissione europea. Per avvicinare la città all’obiettivo, il Consiglio comunale ha approvato il 15 novembre 2022 il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) che ha individuato un traguardo ancora più ambizioso: se interamente attuate, le azioni del Paesc consentirebbero infatti di abbattere le emissioni del 47 per cento.
L’inventario delle emissioni e dei consumi energetici
Il monitoraggio quantitativo aggiornato al 2024 ha evidenziato progressi significativi. Dall’inventario risulta infatti non solo un calo del 32% delle emissioni pro-capite rispetto al 2006, ma anche un decremento del 27% dei consumi di energia pro-capite sempre rispetto al 2006.
In particolare per quanto riguarda i consumi energetici risulta che il settore residenziale ha registrato la maggiore riduzione (-33% al 2024 rispetto al 2006), mentre il settore dei trasporti, nonostante una riduzione complessiva rispetto al 2006 (-23% al 2024 rispetto al 2006), ha mostrato un incremento negli ultimi 5 anni (+10% al 2024 rispetto al 2019), probabilmente per effetto del Covid.
Se consideriamo solo il settore comunale i consumi energetici si sono ridotti del 7% rispetto al 2006: il calo non così pronunciato si spiega con l’aumento degli edifici di proprietà comunale (per esempio sono stati aperti i nidi di Martignano e di Ravina, i teatri di Meano e di Villazzano), con l’ampliamento di alcune scuole e con l’apertura delle materne nel mese di luglio e il conseguente consumo di energia per alimentare gli impianti di raffrescamento. Infine, il settore terziario ha visto un aumento dei consumi energetici (+8% dal 2006) in parte dovuto all'aumento dei flussi turistici.
Per quanto riguarda le emissioni di Co2 risulta che il settore residenziale ha registrato la maggiore riduzione delle emissioni, pari al 37% rispetto al 2006, il settore dei trasporti ha visto una riduzione del 32% dal 2006, ma un incremento negli ultimi 5 anni (2019-2024): è dunque importante rafforzare le azioni in questo ambito. Per il settore comunale le emissioni si sono ridotte del 13% rispetto al 2006 e del 10% rispetto al 2019. Negli edifici comunali sono stati installati 23 impianti fotovoltaici per un totale di 325 kilowatt, che nel 2024 hanno prodotto 166,8 megawattora di energia pulita. Il settore terziario ha mostrato una riduzione delle emissioni del 5% rispetto al 2006, con un modesto contributo negli ultimi 5 anni.
La città di Trento ha dunque compiuto progressi significativi nella riduzione delle emissioni di Co2, raggiungendo un -32% in termini pro-capite rispetto al 2006, ma il percorso verso l'obiettivo del -47% al 2030 richiede un'accelerazione.
L'analisi dei consumi energetici per settore rivela che, nonostante il calo generale, alcuni settori mostrano andamenti contrastanti che necessitano di attenzione.
Il settore dei trasporti, in particolare, pur avendo registrato una diminuzione importante rispetto al 2006, mostra un incremento negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda i carburanti tradizionali come benzina e diesel. Questo suggerisce che le azioni volte a promuovere la mobilità sostenibile, pur essendo in corso, necessitano di un ulteriore impulso per contrastare il trend.
Nel settore residenziale, la riduzione dei consumi e delle emissioni è significativa, tuttavia, per consolidare i risultati e perseguire gli obiettivi al 2030, è necessario mantenere elevata l'attenzione, promuovendo l'adozione di interventi di riqualificazione energetica e supportando l'accesso a incentivi e finanziamenti dedicati.
Il settore terziario, invece, mostra un aumento complessivo dei consumi. Pur riconoscendo il ruolo del turismo in questo incremento, è importante analizzare più a fondo le cause, che potrebbero includere anche fattori come l'espansione di attività commerciali e la crescita economica generale. Sarà quindi necessario promuovere interventi di riqualificazione energetica, incentivare l'utilizzo di fonti rinnovabili negli edifici commerciali e turistici e promuovere pratiche turistiche a basso impatto ambientale, incentivando l'utilizzo di mezzi pubblici e la mobilità dolce.
Un'area in cui è necessario un maggiore impegno è quella delle energie rinnovabili. Nonostante gli obiettivi ambiziosi fissati nel Paesc, l'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili non è stato ancora sufficiente. È fondamentale intensificare gli sforzi per promuovere l'installazione di impianti sia a livello comunale che privato, rimuovendo eventuali ostacoli burocratici e incentivando l'adozione di tecnologie innovative.
Mitigazione e adattamento
Dopo una prima parte che comprende l’analisi dei consumi energetici e delle emissioni di Co2 a livello comunale e la valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico, il Paesc comprende anche una seconda parte, che costituisce il piano d’azione, in cui vengono individuate 26 azioni di mitigazione per la riduzione delle emissioni di Co2 e 12 azioni di adattamento ai cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda l’avanzamento delle azioni di mitigazione per il settore comunale si evidenziano buoni progressi nell’efficientamento degli edifici comunali e installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (23 impianti per un totale di 325 kilowatt) e nell’ammodernamento dell’illuminazione pubblica (-39% di energia consumata per punto luce dal 2006 al 2024). È stata inoltre avviata la revisione del regolamento edilizio in collaborazione col dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica dell’Università di Trento, sono stati approvati il Piano della mobilità sostenibile e il Biciplan, è in via di implementazione la Smart City Control Room per una gestione intelligente del traffico e dei servizi di mobilità. Tra le iniziative da ricordare, il progetto formativo “Cibo e sani stili di vita” rivolto agli istituti scolastici di primo grado del Comune di Trento e l’Assemblea dei Cittadini sul Clima.
In sintesi, la maggior parte delle 26 azioni di mitigazione è in corso, con progressi in settori chiave come edilizia, mobilità, comunicazione e illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda le azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, il Comune affronta la sfida con un approccio integrato che prevede 12 azioni chiave per rendere la città più resiliente agli eventi estremi e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Gli obiettivi generali sono limitare il consumo di suolo e promuovere la permeabilità delle superfici urbane, creare infrastrutture verdi e blu per mitigare l'isola di calore urbana e favorire la biodiversità, gestire in modo sostenibile le risorse idriche e ridurre il rischio idrogeologico, adattare il territorio agli impatti dei cambiamenti climatici.
C’è stato a questo proposito un rafforzamento del quadro normativo e di pianificazione con l’approvazione del Piano del verde urbano. V’è stato un significativo aumento delle aree verdi pubbliche e delle piantumazioni, con un impatto positivo sulla mitigazione delle isole di calore e sull'assorbimento di Co2. Nell’area verde di Largo Pigarelli è stata installata una pergola-totem con effetto nebulizzante ed è stata sostituita la fontana dismessa con giochi d'acqua. Nell'ambito del bando sperimentale di adattamento climatico è stato sviluppato il progetto Co2 Open Park. Inoltre il progetto “Tutti al fresco” ha previsto l’acquisto di 6 gazebi nel 2023 e ulteriori 9 nel 2024 installati prevalentemente nei cortili delle scuole.
Per quanto riguarda il risparmio idrico, il Comune prosegue l’implementazione di sistemi di telecontrollo per l'irrigazione con risparmi idrici significativi e l’avvio di progetti per la gestione delle acque piovane e di aree verdi con funzioni idriche.
È stato avviato il progetto “BioValue: rigenerazione ecologica del fiume Fersina” che mira a creare un sistema ecologico e sociale multifunzionale, attraverso una pianificazione attenta alla natura e alla partecipazione civica.
In conclusione il Comune di Trento ha compiuto passi avanti importanti sia nelle azioni di mitigazione (riduzione emissioni Co2, efficientamento energetico) che di adattamento (valorizzazione del verde urbano, gestione delle risorse idriche, riduzione dei rischi).
La sfida per il futuro è di accelerare l'implementazione di alcune azioni, continuare a monitorare i risultati, definire indicatori specifici e adottare misure correttive per garantire l'efficacia degli interventi.