Il Prg (piano regolatore generale) prevede l'attuazione delle proprie previsioni in due modalità:
- attraverso interventi diretti, compresi in “Attività edilizia libera” e soggetti alla presentazione della Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata) o al rilascio di titolo abilitativo come il Permesso di costruire e la Scia (segnalazione certificata di inizio attività)
- attraverso la preventiva approvazione di un piano attuativo.
Gli strumenti attuativi previsti dalla vigente normativa si articolano in:
- Piani di riqualificazione urbana: sono piani il cui scopo è quello di perseguire una riqualificazione del tessuto urbanistico ed edilizio o programmare interventi di ristrutturazione edilizia di particolare complessità, nonché provvedere al riordino e al completamento degli insediamenti esistenti
- Piani attuativi per specifiche finalità: sono piani che riguardano l'individuazione delle aree e degli edifici da riservare all'edilizia abitativa pubblica o agevolata e la pianificazione degli insediamenti produttivi del settore secondario
- Piani di lottizzazione: sono piani obbligatori quando riguardano aree espressamente individuate dal Prg e nei seguenti casi: per l'utilizzo edificatorio di una o più aree contigue o per la creazione di un rilevante insieme di unità immobiliari compresi gli interventi di ristrutturazione urbanistica di aree già edificate, per la trasformazione urbanistica o edilizia di una o più aree di estensione superiore ai 5.000 m2 predisposta attraverso il frazionamento e la vendita del terreno in lotti edificabili, quando l'utilizzo comporta l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria o il loro adeguamento.
I piani di riqualificazione urbana e i piani attuativi per specifiche finalità possono essere di iniziativa pubblica, privata o mista pubblico-privata. Il piano di lottizzazione, a differenza degli altri piani, è di iniziativa privata e, solo in talune condizioni, ovvero in caso di piano di lottizzazione d'ufficio, può essere di iniziativa pubblica.
Iter di approvazione per i piani attuativi conformi al Prg
Il piano attuativo conforme al Prg è approvato dalla Giunta comunale previo parere della Cpc (commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della comunità) e previo deposito del piano, secondo le tempistiche previste dalla norma, presso gli uffici comunali per la presentazione di eventuali osservazioni nel pubblico interesse. Il Regolamento del decentramento del Comune di Trento prevede inoltre, prima dell'approvazione, l'invio in via telematica di un'informativa alla Circoscrizione territorialmente competente.
Iter di approvazione per i piani attuativi con contestuale effetto di variante al Prg
L’iter di approvazione di un piano attuativo con contestuale effetto di variante al Prg si divide in due fasi.
- Prima fase: il soggetto interessato richiede un parere preventivo in materia di urbanistica, per ottenere una valutazione di massima sugli aspetti oggetto di variante al Prg
- Seconda fase: sulla base del parere ottenuto, il soggetto interessato presenta la domanda di approvazione di piano attuativo con effetto di variante al Prg. La fase di istruttoria può coinvolgere anche altri servizi comunali o enti esterni al Comune.
L'approvazione di un piano attuativo che richiede modifiche alle previsioni del Prg - ai sensi dell'art. 49, comma 4 della legge provinciale n. 15/2015 - o l'apposizione di nuovi vincoli espropriativi rispetto a quelli già previsti dal Prg - ai sensi dell'art. 51, comma 2 della medesima legge - è di competenza del Consiglio comunale, previo parere della Cpc e deposito del piano, secondo le tempistiche previste dalla norma, presso gli uffici comunali per la presentazione di eventuali osservazioni nel pubblico interesse. Il Regolamento del decentramento del Comune di Trento prevede inoltre la preventiva acquisizione del parere della Circoscrizione territorialmente competente.
La deliberazione comunale che adotta il piano costituisce provvedimento di adozione anche della contestuale variante al Prg; a tal fine si applicano la procedura di approvazione delle varianti non sostanziali al Prg di cui all'art. 39 della legge provinciale n. 15/2015 e le disposizioni dell'art. 6 del Regolamento urbanistico-edilizio provinciale.
L'efficacia dell'approvazione del piano attuativo con contestuale effetto di variante al Prg decorre dal giorno successivo a quello della pubblicazione nel Bur (bollettino Ufficiale della Regione) della deliberazione della Giunta provinciale che approva la variante al Prg.
Ultimata la procedura di variante, i piani di iniziativa pubblica che prevedono l'apposizione di vincoli espropriativi, se l'apposizione del vincolo costituisce variante al Prg, acquistano efficacia il giorno successivo a quello della loro pubblicazione all'albo comunale e sul sito istituzionale del Comune ai sensi dell'art. 51, comma 4 della legge provinciale n. 15/2015.