Variante al Prg con procedura semplificata

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Richiedi l'avvio di una procedura di variante al Piano regolatore generale (Prg) con procedura semplificata

A chi è rivolto

La variante al Prg con procedura semplificata può essere d’iniziativa d’ufficio o di parte.
Nel primo caso è il Comune stesso che, a seguito ad esempio di un obbligo di adeguamento derivante dal vigente ordinamento, a sentenze di annullamento di provvedimenti aventi specifiche previsioni urbanistiche, opere pubbliche, ecc., deve procedere a una modifica al Prg.

Nel secondo caso è il soggetto interessato che, volendo far approvare un piano attuativo, un accordo urbanistico, un piano guida o a seguito di richiesta di inedificabilità, chiede contestualmente anche una variante al Prg.

Trento

Descrizione

La L.p. 4 agosto 2015, n. 15 attribuisce efficacia a tempo indeterminato al Prg in quanto strumento di pianificazione territoriale sul quale si basa lo sviluppo dell’intero territorio comunale e l’organizzazione degli usi compatibili. Alla validità a tempo indeterminato del piano si collega tuttavia la possibilità di variarlo, senza limiti di tempo e di oggetto, allorché si siano modificati nel frattempo i presupposti delle previsioni pianificatorie, siano intervenute modifiche normative o nuove previsioni a seguito ad esempio, di accordi urbanistici o, semplicemente, conseguenti all’approvazione di piani attuativi, sempre tenendo conto del contemperamento degli interessi pubblici con quelli privati rilevanti e della sostenibilità ambientale delle scelte, anche attraverso i sistemi di valutazione previsti dalla normativa applicati in tutte le fasi del procedimento.

Le varianti al Prg con procedura semplificata, individuate come urgenti o non sostanziali, sono disciplinate ed elencate dall’art. 39, comma 2, della L.p. 15/2015, e per esse si applicano le disposizioni per la formazione del Prg, con la riduzione a metà dei termini procedimentali, salvo il caso in cui sia indetta dalla Provincia autonoma di Trento, la conferenza di pianificazione a seguito della quale vengono applicati i termini indicati all’art. 37, comma 5, 6, 7, 8, 9 e all’art. 38 della medesima legge.

Iter di approvazione

L'ufficio responsabile, in condivisione con la Giunta comunale e il coinvolgimento della Commissione consiliare competente, definisce i contenuti della variante al Prg e successivamente elabora la documentazione, comprensiva delle valutazioni ambientali. Una volta predisposta la proposta di variante, la stessa è condivisa nuovamente con la Giunta comunale e la Commissione consiliare e viene sottoposta al parere della Circoscrizione di competenza e, se la variante avesse valore di Ptc (piano territoriale della comunità), anche ai Comuni del territorio della Val d’Adige (Aldeno, Cimone e Garniga Terme).

Viene quindi redatta la proposta di deliberazione con tutti gli allegati necessari da sottoporre alla prima adozione da parte del Consiglio comunale. Successivamente alla prima adozione, la documentazione viene depositata presso l'ufficio responsabile e pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Trento durante il cui periodo i cittadini interessati possono presentare le loro eventuali osservazioni; contemporaneamente la stessa documentazione è inviata al servizio provinciale competente in materia di urbanistica per acquisire il suo parere.

In caso di osservazioni, queste vengono pubblicate insieme alla planimetria con l’indicazione delle parti di territorio interessate, allo scopo di permettere ai cittadini di presentare ulteriori osservazioni unicamente con riferimento a quelle pubblicate.

Acquisito il parere della Provincia e valutate tutte le osservazioni, l'ufficio predispone i nuovi elaborati di variante, condividendo ancora l’istruttoria con la Giunta comunale, la Commissione consiliare ed eventualmente acquisendo un nuovo parere della Circoscrizione competente e, qualora la variante abbia valore di Ptc, anche un eventuale nuovo parere da parte dei Comuni del Territorio della Val d’Adige. Viene quindi redatta una nuova proposta di deliberazione che viene sottoposta al Consiglio comunale per l’adozione definitiva. La deliberazione del Consiglio comunale, assieme ai suoi allegati, è quindi trasmessa alla Giunta provinciale per la necessaria approvazione.
La variante al Prg entra in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione, della deliberazione provinciale che la approva.

Si prescinde dall’adozione definitiva della variante qualora, durante il periodo di deposito al pubblico, non siano pervenute osservazione e il parere della Provincia è favorevole senza prescrizioni.

Come fare

La variante del Prg può essere attivata su richiesta del soggetto interessato, a seguito della presentazione di una richiesta di:

  • approvazione di un piano attuativo,
  • approvazione di un accordo urbanistico,
  • approvazione di un piano guida
  • inedificabilità

Per maggiori informazioni si rimanda alle schede informative degli specifici servizi

Servizi richiesti

Piani attuativi conformi o con contestuale variante al Prg

Presenta la domanda di approvazione di un piano attuativo o di sua variante, conforme o non conforme al Piano regolatore generale (Prg)

Accordi urbanistici

Presenta la richiesta di approvazione di un accordo urbanistico

Richiesta di inedificabilità

Richiedere la trasformazione di aree destinate all'insediamento in aree inedificabili

Piani guida conformi o con contestuale variante al Prg

Presenta la domanda di approvazione di un piano guida o di sua variante, conforme o non conforme al Piano regolatore generale (Prg)

Cosa serve

La variante al Prg con procedura semplificata è conseguente all'avvio dei procedimenti sopra indicati. Per maggiori informazioni si rimanda alle relative schede informative.

Cosa si ottiene

Variante al Piano regolatore generale (Prg)

Tempi e scadenze

Il tempo massimo per la conclusione del procedimento di variante al Prg con procedura semplificata è fissato dagli articoli 37 e 39 della L.p. 15/2015 ed è pari a 110 giorni decorrenti dalla data della delibera di Consiglio comunale di prima adozione.
I termini sono aumentati fino a 170 giorni nel caso in cui si ricorra alla conferenza di pianificazione di cui all’articolo 37, comma 5, della L.p. 15/2015.
I tempi sopra riportati possono essere prolungati in caso di richiesta al Comune da parte della Provincia autonoma di Trento di integrazioni alla documentazione trasmessa e non tengono conto dei procedimenti a carico della Provincia autonoma di Trento.
Nei tempi sopra riportati non sono ricompresi i tempi per la conclusione dei procedimenti di approvazione di piano attuativo, di piano guida, di accordo urbanistico o per le richieste di inedificabilità che hanno dato avvio al procedimento di variante, per i quali si rimanda alle specifiche schede informative.

Costi

I costi sono quelli previsti per il procedimento (piano attuativo, piano guida, accordo urbanistico, richiesta di inedificabilità) che ha dato avvio alla variante: si rimanda alle specifiche schede per maggiori informazioni.

Ulteriori informazioni

Regolamento sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso documentale, civico e generalizzato

Disciplina lo svolgimento dei procedimenti amministrativi di competenza del Comune di Trento, nonché l'esercizio del diritto di accesso documentale, civico e generalizzato

Regolamento del decentramento

Disciplina il funzionamento delle Circoscrizioni comunali

Informativa privacy per gestione PRG

Ai sensi degli articoli 13 e 14 del Regolamento UE n. 679/2016.

Link a siti esterni

Contatti

Contatti Progetto Gestione del PRG

Contatti Ufficio Pianificazione del territorio

Contatti Ufficio Trasformazioni urbanistiche

Urbanistica

Cura la pianificazione territoriale ed urbanistica della città.

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